- Settembre 17, 2015
- Di Gaia Marsiaj
- News
Parliamo spesso di quanto sia importante eseguire le indagini sul sottosuolo per conoscere il tipo di terreno e fornire informazioni utili in fase di progettazione.
Oggi affrontiamo un argomento collegato alla costruzione di un edificio in presenza di abitazioni limitrofe che molte volte viene sottovalutato: le vibrazioni indotte sulle strutture.
Per costruire è necessario scavare per appoggiare le fondazioni sul sottosuolo e il materiale da asportare può essere di diverso tipo. Quando siamo in presenza di roccia l’operazione da eseguire per la lo scavo diventa impegnativa e richiede l’utilizzo di mezzi di escavazione pesanti come il martellone o pale di grandi dimensioni e potenza.
L’impiego di questi mezzi pesanti e l’asportazione del materiale roccioso possono generare delle vibrazioni pericolose qualora ci siano degli edifici nelle immediate vicinanze.
E’ il caso di uno dei nostri interventi nel quale la realizzazione di un impianto sciistico ha richiesto la realizzazione di un fronte di scavo di oltre 6 metri e il materiale da asportare è di tipo roccioso.
Per questo abbiamo monitorato l’edificio esistente situato a fianco dell’intervento tramite dei sensori che permettono di misurare l’entità delle vibrazioni indotte sulla struttura.
- Il monitoraggio impiegato si chiama “vibrometrico” e viene disciplinato dalle normative DIN4150 e UNI9916 che forniscono le linee guida per questo tipo di misure e, in particolare, i valori di soglia, ai vari piani, sopra ai quali è presumibile ipotizzare una lesione permanente alle strutture limitrofe.
Nel grafico di seguito vengono riportati i massimi valori registrati nell’intervallo frequenziale 0-110 Hz.
Le misure vibrometriche sono indagini molto utilizzate anche – ad esempio – in caso di traffico pesante, impiego di macchinari industriali, lavori in corso, o comunque ogni qualvolta ci siano delle vibrazioni indotte alle strutture.