- Febbraio 8, 2016
- Di Gaia Marsiaj
- News
La tomografia elettrica 3D è una tecnica di indagine che permette di investigare il terreno e le strutture fondazionali, tramite rappresentazione volumetriche della resistività del sottosuolo.
L’utilizzo di software evoluti agli elementi finiti permette di restituire modelli affidabili e rappresentabili tramite superfici iso-resistive e processi di rendering.
Innovative geometrie 3D trovano oggi applicazioni in diversi contesti quali l’ingegneria civile e geotecnica, le indagini a scopo ambientale e l’archeologia. Le ragioni che portano a scegliere queste configurazioni elettrodiche sono molte ma la più comune è il superamento dei vincoli che il contesto urbano pone all’indagine. Molto spesso, infatti, è necessario investigare i terreni al di sotto di edifici o manufatti che sono irraggiungibili con tecnologie convenzionali.
Nel caso che vi riportiamo di seguito, le tomografie elettriche 3D sono state condotte con lo scopo di individuare le criticità del sottosuolo che causano i cedimenti su un’abitazione nel comune di Brescia e i risultati saranno utilizzati per decidere la tecnica di consolidamento del terreno più adatta a risolvere il problema strutturale.
Vi riportiamo i risultati ottenuti dalle indagini eseguite (tomografie elettriche 2D e 3D).
Linea geo-elettrica 2D – ELE 1
Dall’analisi dei valori di resistività del sottosuolo, che hanno evidenziato la presenza di materiale generalmente conduttivi, è stato possibile individuare con una linea tratteggiata rossa il limite tra il materiale superficiale maggiormente resistivo e i sottostanti depositi maggiormente conduttivi, di probabile natura argillosa, come emerso dalle prove CPT eseguite nell’area di studio.
Linea geo-elettrica 3D – ELE 2
Dall’analisi dei valori di resistività del sottosuoloottenuti dall’esecuzione della linea geo-elettrica 3D lungo i tre lati dell’abitazione oggetto di indagine, è possibile osservare la presenza di anomalie resistive rilevate fino alla massima profondità di circa 1,5 m dal p.c. locale, verosimilmente riconducibili alla presenza delle fondazioni perimetrali. La restante porzione del modello risulta caratterizzata da bassi valori di resistività e dall’assenza di anomalie resistive a testimonianza di un sottosuolo omogeneo fino alla massima profondità di indagine.
Si osserva, infine, una buona corrispondenza tra i risultati ottenuti nella linea ELE 1 e nella linea ELE 2, sia in termini di valori di resistività che di forme rilevate.
Comments (2)
Massimo colucci
Set 06, 2017Interessante… potrei chiedervi quale software usate per le inversioni 2d (ELE1). Corali saluti.
Matteo Collareda
Set 18, 2017Buongiorno, il software che utilizziamo per le inversione elettriche 2D è RES2DINV della Geotomo Software.
Restiamo a disposizione per ulteriori informazioni.
Studiosisma