Lo scorso 26 novembre abbiamo organizzato un convegno dal titolo “Geologia e Ingegneria: sinergia indispensabile per un’efficace prevenzione sismica”  all’interno della sala affrescata dal Tiepolo di Villa Zileri.

Era da un po’ di tempo che riflettevamo sull’esigenza di sviscerare una tematica così complessa come la Risposta Sismica Locale e ci siamo decisi a concretizzare tale idea soprattutto a seguito dei recenti sismi che hanno coinvolto l’Italia centrale.

Siamo convinti del fatto che la trasformazione di un segnale sismico di riferimento in termini di durata, ampiezza e frequenza rappresenti la base di partenza sia per la progettazione antisismica sia per la pianificazione territoriale al fine di ridurre al massimo il rischio sismico. Inoltre, la complessità tettonica e stratigrafica del nostro territorio impone l’utilizzo di procedure di architettura bidimensionale per la corretta quantificazione del moto sismico in superficie.

Per affrontare questo difficile argomento abbiamo interpellato il prof. Ing. Alessandro Pagliaroli dell’Università Chieti-Pescara (foto sopra) che ha partecipato come relatore al convegno analizzando la Risposta Sismica Locale in condizioni geo-morfologiche complesse partendo da un inquadramento teorico e concludendo con degli interessanti quanto articolati casi di studio.

Nella seconda parte della mattinata, dopo l’illustrazione dei casi applicatici esposti dal prof. Pagliaroli è intervenuto l’ing. Piergiorgio Castelar (foto sotto) che ha spiegato l’utilizzo e le finalità dei dati geologici in ambito ingegneristico al fine di condurre un appropriato studio di vulnerabilità.

La comunicazione tra le due categorie è indispensabile per una corretta prevenzione sismica e auspichiamo che questo convegno formativo sia stata un’occasione di incontro e di collaborazione tra geologi ed ingegneri.

Ovviamente per poter affrontare un tema così specifico era doveroso prevedere un coffee break in grado di rigenerare le menti dei partecipanti e questo sicuramente ha messo tutti d’accordo!