Le indagini geotecniche sono il punto di partenza per chi deve caratterizzare il sottosuolo per costruire o intervenire in caso di dissesti geologici. Le prove penetrometriche come i sondaggi consentono di “investigare” e caratterizzare i terreni oggetto di intervento.
Le indagini geotecniche costituite dalle prove penetrometriche e dai sondaggi sono il punto di partenza per chi deve caratterizzare il sottosuolo per costruire o intervenire in caso di dissesti geologici. Esse consentono infatti di “investigare” e caratterizzare i terreni oggetto di intervento.
In base ai terreni da investigare e alle caratteristiche di accessibilità al sito, Studiosisma è in grado di offrire la tipologia d’indagine più appropriata. Le macchine utilizzate sono:
I risultati vengono restituiti in una completa relazione abbinata alla misurazione della profondità della falda acquifera tramite l’installazione di appositi piezometri.
Le prove penetrometriche consentono di ottenere un’ottima caratterizzazione geotecnica del sottosuolo a supporto dell’attività di progettazione. I risultati ottenuti da queste indagini geotecniche possono essere utilizzati, oltre che per la ricostruzione stratigrafica del sottosuolo, per la stima della capacità portante del terreno e dei cedimenti indotti in seguito all’applicazione di carichi (costruzioni).
Il funzionamento del Penetrometro Statico è basato sull’infissione di una punta metallica nel terreno tramite un pistone idraulico che spinge la batteria di aste, su cui è montata la punta stessa a velocità costante, con potenza di spinta variabile. L’attrezzatura può essere montata su veicoli che, tramite il peso proprio o l’ancoraggio al terreno a mezzo di elicoidi, forniscono il contrasto necessario alla spinta. Lo strumento posto alla base della batteria di aste è costituito da una punta conica e da un manicotto mobile posizionato immediatamente dietro il cono, che misurano rispettivamente la resistenza alla penetrazione di punta (Rp in Kg/cm2) e la resistenza di attrito laterale (Rl in Kg/cm2).
Nel caso delle prove penetrometriche statiche CPTU, anziché la punta metallica viene utilizzato il piezocono (punta elettrica) migliorando i dati ottenuti nelle prove statiche sia in termini di precisione di misura che come frequenza di campionamento dei dati.
Con il piezocono è infatti possibile acquisire, durante il movimento continuo di spinta, le grandezze Rp e Rl ad ogni centimetro di profondità. Il sistema acquisisce inoltre il valore della U (Pressione idrostatica nei pori), l’angolo di inclinazione della batteria di aste ed il tempo di dissipazione (tempo intercorrente tra la misura della sovrapressione ottenuta in fase di spinta e la pressione misurata in fase di alleggerimento di spinta).
Il campionamento è l’operazione di prelevamento della parte di una sostanza di dimensione tale che la proprietà misurata rappresenti entro certi limiti noti, la stessa proprietà della massa d’origine.
I campioni di suolo possono essere sottoposti ad analisi intese a valutare i componenti della fertilità o l’inquinamento.
Il sistema di campionamento ambientale con viene condotto in modalità dinamica. L’infissione minimizza gli effetti indesiderati che produce un campionamento a rotazione e permette di evitare l’utilizzo di additivi spesso utilizzati nei carotaggi a rotazione.
Il campionatore è dotato di fustella portacampione interna in pvc trasparente che può essere sigillata alle estremità garantendo il prelievo e la consegna in laboratorio del terreno con liquidi e gas disciolti. La stessa può essere tagliata per analizzare campioni a profondità intermedie direttamente sul campo grazie al banco in acciaio utile allo smontaggio e al taglio presente direttamente sul penetrometro.
Il campionatore Shelby è costituito da una fustella in acciaio zincato che permette di prelevare i campioni di terreno indisturbato tramite un’infissione nel terreno. La fustella dopo aver prelevato il terreno alla profondità desidera viene chiusa ermeticamente.
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