Le misure vibrometriche consentono di calcolare, tramite la misura delle vibrazioni, le sollecitazioni indotte ad una struttura.
Le misure vibrometriche, condotte tramite l’accoppiamento di una specifica strumentazione alla struttura, consente di misurare le deformazioni indotte da una sollecitazione interna o esterna all’edificio stesso.
I rilievi e le considerazioni sono basati sulla Norma Tecnica UNI9916 che si riferisce ai criteri di misura e valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici. Tale norma fornisce una guida per la scelta di appropriati metodi di misura e di trattamento dei dati.
Per le registrazioni si utilizza una serie di stazioni sismiche digitali compatte e leggere, equipaggiate con sismometri a larga banda e alta sensibilità (Tromino Engy –MoHo Srl), costituiti da n°6 velocimetri a breve periodo smorzati criticamente, di cui n°3 a basso guadagno per il rilievo di vibrazioni artificiali di grande ampiezza.
Le caratteristiche tecniche della strumentazione (masse ridotte, struttura rigida non risonante costituita da materiali non-diffrangenti, dinamica di oltre 23 bit, ottimizzazione automatica del guadagno per ogni campione, frequenza di campionamento fino a 32 KHz, accuratezza relativa >10e-4 nell’intervallo di frequenze 0.1-200 Hz) consentono, nella generalità delle condizioni ambientali, una buona qualità del segnale sismico acquisito sulle tre componenti (verticale, longitudinale e trasversale).